Sull’Aquarius, la nave simbolo ferma a Marsiglia

Dall’inizio delle operazioni di salvataggio nel Mediterraneo centrale, su questa nave battente bandiera di Gibilterra in 22 mesi sono transitate 29mila persone. Una piccola città strappata alle onde del tratto di mare più mortale al mondo. Il suo nome, Aquarius, è divenuto Storia l’11 giugno scorso, quando il governo italiano ne ha vietato l’attracco ai porti nazionali. 629 uomini, donne e bambini furono allora trasportati a Valencia, durante un viaggio drammatico iniziato nei lager libici e proseguito per 8 giorni di fronte a porti sicuri e Paesi in pace. Oggi la Aquarius è alla fonda nel porto di Marsiglia, immobile di fronte al mare dove da quell’11 giugno ad oggi sono morte altre 600 persone. È qui che ho incontrato l’equipaggio della Sos Mediterranée, l’Ong europea che guida le missioni di salvataggio assieme a Msf.

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