Etiopia

Il misticismo del Natale copto e gli altopiani dei monti Simien. Eppure questo è stato un viaggio diverso, fatto di fatica fisica, infatuazioni e contrasti spaventosi. Nella terra in cui io, italiano, vengo ancora percepito come un discendente dei colonizzatori


Avvolti da nubi di terra rossa, migliaia di uomini e donne avanzano nei loro sudari verso una notte all’addiaccio, le ruberie, l’attesa estenuante dell’alba


L’Etiopia è grande quanto Francia e Spagna messe assieme. Ma non ha né autostrade né treni passeggeri


I farangi, i “bianchi”, affondano nel caos delle strade e delle interazioni umane, sbattono in procacciatori d’affari, ragazze al miglior prezzo, venditori di khat e trattative estenuanti


All’ombra di edifici moderni e scheletrici palazzi abbandonati, tra traballanti Lada e maleodoranti autobus, una parte di queste dieci milioni di vite continua a brulicare in rifugi fatiscenti


È un gesto lento e sornione, difficile da vedere se non si sa cosa cercare. Mi sono fermato a parlare con loro per qualche ora, incuriosito da quel movimento della mano, il preciso istante in cui quei bambini aprivano un varco nella giacca logora e ci affondavano la faccia, come a riparasi dal sole. Vedevo i loro occhi riemergere vuoti, lo sguardo evaporato assieme alle esalazioni della colla. Sniffavano mastiche, colla industriale. Per non sentire fame, freddo, dolore, vita. Avevano le stesse facce infantili dei sacoleros incontrati davanti alla cattedrale di Medellin, lo stesso portamento, l’identica condizione di reflusso della disperazione.



..i ponti crolleranno, i parenti dei morti chiederanno giustizia e i politici rimbalzeranno le accuse sulle compagnie cinesi, responsabili di quella strada e della loro corruzione.



..in 14 ore di viaggio si incontrano una manciata di città e una decina di paesi. Nel mezzo, centinaia di villaggi senza nome fatti di miseria e fatica, capanne in terra, paglia e legno

Poche centinaia di persone predicanti uguaglianza di genere, laicismo e solidarietà. Lì dove, nel migliore dei casi, significa essere presi per pazzi